“Mi giungono segnalazioni da cittadini italiani residenti all’estero che i rispettivi comuni di iscrizione all’AIRE non riconoscono le agevolazioni previste dalla normativa nazionale riguardante l’IMU e la TASI, adducendo a giustificazione il Testo Unico degli Enti Locali che permetterebbe, ai comuni in dissesto finanziario, di derogare alla legge nazionale”. Così Alessio Tacconi (PD) eletto nella Circoscrizione estero che della questione IMU per gli Italiani all’estero si è spesso occupato in questa legislatura fino a farne una priorità della sua agenda politica.
Il Deputato ha recentemente portato la questione all’attenzione del Ministero dell’Economia e della Finanze richiamandosi alle leggi approvate dagli ultimi Governi che stabiliscono che, a decorrere dal 2015, è considerata “direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d'uso”.
“Pertanto – continua il Parlamentare - su tale abitazione va riconosciuta l’esenzione dall’IMU e l’ulteriore agevolazione prevista dalla legge e cioè la riduzione di due terzi della TARI e della TASI e, infine, con la legge di bilancio per il 2016, anche l’abolizione completa della TASI”.
“Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, da me sollecitato al riguardo – riferisce l’On. Tacconi - mi ha confermato per le vie brevi che, anche in caso di dissesto, l’ente locale non può disapplicare le agevolazioni previste dalla normativa nazionale; i comuni possono, al contrario, confermare le agevolazioni (e quindi anche le esenzioni) relative ai propri tributi, nonostante il dissesto, in virtù del comma 4 dell’art. 251 del TUEL”.
“Facendo seguito a questa risposta informale – prosegue ancora Tacconi – insieme ai miei colleghi del PD eletti all’estero ho depositato oggi un’interrogazione allo stesso Ministro per chiedere che venga prima di tutto emanata una circolare esplicativa in cui si ribadisce la portata della norma introdotta dalle leggi nazionali e l’impossibilità per gli enti locali di derogarvi, e, in secondo luogo, perché si diano istruzioni ai comuni affinché procedano al rimborso di quanto illegittimamente richiesto ai contribuenti che si trovino nelle condizioni previste dalla legge. I nostri connazionali interessati potranno così far valere i loro diritti” – conclude infine il Deputato.