• 11/05/2019

“Una situazione, incresciosa, ai limiti dell’inverosimile, sta creando molti disagi a una parte consistente della popolazione nella zona montana delle aree di Bologna e Pistoia”. Lo scrivono i deputati bolognesi del Pd Gianluca Benamati, Francesco Critelli, Andrea De Maria, Luca Rizzo Nervo ed il membro del gruppo misto Sorse Soverini, in una lettera al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
“L’area metropolitana bolognese e la provincia di Pistoia – spiegano - sono attraversate da un’arteria statale importante, la statale 64 ‘Porrettana’, che collega appunto Bologna con Pistoia. Questa statale, di notevole importanza non solo per traffici locali ma anche nazionali, è interrotta dallo scorso mese di febbraio per una frana nel Comune di Sambuca Pistoiese in corrispondenza della località Pavana. La circolazione è completamente inibita e si avvale di una viabilità locale del tutto inadeguata alla necessità. Il danno e il disagio prodotto all’economia del luogo e ai residenti è certamente significativo, così come sono evidenti i disagi ed i danni alla circolazione fra Bologna e Pistoia. Ciò che appare francamente problematico e poco accettabile è che l’attuale situazione, che appunto si trascina da alcuni mesi, non ha tempi chiari di soluzione. L’Anas, che ha competenza sull’intervento, ha indicato come già disponibile la somma di 3 milioni di euro necessari per l’intervento, mentre appaiono in corso le procedure e l’indicazione dell’azienda che dovrebbe iniziare i lavori a partire probabilmente dal mese di giugno prossimo. Le istituzioni locali e regionali, però, non hanno al momento alcuna certezza né dei tempi di inizio né dei tempi reali di intervento. Ci risulta previsto un incontro con il Prefetto di Pistoia il 14 maggio. Al ministro Toninelli chiediamo di agire affinché questo intervento abbia la dovuta priorità e i tempi di ripristino siano ridotti al minimo”.
“Una rapida soluzione di questo problema è non solo quanto dovuto ma anche un modo opportuno per sanare una situazione che appare iniqua e vessatoria”, concludono.