“Quali iniziative intende assumere il governo al fine di convocare, in tempi rapidissimi, un tavolo istituzionale con Anas, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, istituzionali e non, comprese le parti sociali, per affrontare l’emergenza sicurezza della strada statale 36 con l’obiettivo di migliorarne la segnaletica, soprattutto nei tratti più pericolosi, di adottare un sistema capillare di videosorveglianza del tracciato, di un rafforzamento della presenza della polstrada finalizzato alla riduzione dei sinistri e ad una effettiva sicurezza per chi è chiamato a percorrerla quotidianamente”. Lo chiede il deputato del Pd Gianmario Fragomeli in un’interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e dell’Interno.
“Si apprende da notizie di stampa – prosegue Fragomeli - che in base ad uno specifico studio realizzato dall’ACI che analizza la localizzazione di oltre 36 mila incidenti stradali avvenuti in Italia lo scorso anno, la ss 36 del Lago di Como e dello Spluga risulti essere la strada extraurbana più pericolosa del Paese; 311 incidenti solo nel 2017 su un’arteria lunga complessivamente 141 km e che attraversa le province di Lecco e di Monza-Brianza. Ben 180 incidenti si sono registrati negli appena 23 km del tratto della provincia brianzola. Si tratta di una strada molto frequentata dai pendolari e per raggiunger le località sciistiche della Valtellina, di Bormio e Livigno, in corsa per le olimpiadi del 2026. Secondo Anas, lo scorso mese di ottobre, la SS 36 è risultata essere la più trafficata di tutto il nord Italia, con punte di 78 mila transiti al giorno. Considerata la rilevanza della strada statale in oggetto e la preoccupazione per l’evidente criticità in termini di sicurezza per gli automobilisti”.