• 20/11/2025

“Il rapporto annuale della mobilità degli italiani offre un contributo fondamentale al dibattito pubblico sui trasporti nel nostro paese: il compito delle istituzioni e della politica deve essere quello di leggere e studiare questi dati per orientare e non solo subire le trasformazioni che stiamo vivendo. L’Italia è un paese che va avanti a due velocità perché da un lato abbiamo centri sempre più interconnessi ma al tempo stesso restano tagliati fuori una grande parte dei collegamenti verso periferie e aree interne. Questo sta portando sempre più persone a ricorrere all’utilizzo del mezzo privato con un tasso di motorizzazione in costante aumento che ha superato per la prima volta la soglia di 70 auto ogni 100 abitanti, a fronte di una media europea di circa 12 punti più bassa. L’unica strada per invertire questa tendenza, con 41,3 milioni di auto che restano ferme per il 93- 95% della giornata, è investire su un sistema di trasporto pubblico locale efficiente su tutto il territorio nazionale.”. Lo dichiara il deputato Pd e vicepresidente in Commissione Trasporti, Andrea Casu intervenendo alla presentazione del nuovo rapporto Isfort.
“C’è un problema di risorse innegabile – sottolinea il parlamentare – che l’attuale manovra di bilancio non affronta minimamente e che come PD abbiamo chiesto di correggere subito: non solo mancano almeno 800 milioni di euro per adeguare il fondo nazionale trasporti all’aumento dell’inflazione, ma il Governo di Meloni e Salvini non ha nemmeno garantito la certezza di tutti i finanziamenti necessari a rispettare la firma dell’accordo sottoscritto con imprese e sindacati sul rinnovo dei contratti per oltre centomila lavoratrici e lavoratori del settore.”.
“Sulla sicurezza stradale, infine, c'è ancora moltissimo da fare e tutti i dati dimostrano che la situazione rimane critica con oltre 3030 morti e 173 mila scontri solo nel 2024. Per cambiare non abbiamo bisogno certo di altri cortei di macchine come quello organizzato a Roma da Fratelli d’Italia ma di più coraggio nello scegliere le politiche che stanno dimostrando di riuscire a salvare il maggior numero di vite, come le città 30 che abbassano il limite della velocità nelle aree dei centri urbani con più alta densità di pedoni.”, conclude Casu.