“I dati Istat di maggio ci confermano che le misure impostate dal PD continuano a funzionare nonostante l’immobilismo del governo gialloverde. La disoccupazione segna il 10,7%, ai minimi dal 2012, e lo stesso vale per quella giovanile al 31,9%. Certamente deve continuare a scendere e sono troppi i contratti a tempo determinato, ma le ricette del Ministro Di Maio invece che combattere la precarietà la alimentano, oltre a mettere a rischio l’occupazione con nuovi carichi burocratici sulle imprese. Sempre che il governo riesca ad approvare questo cosiddetto decreto dignità, in Parlamento cercheremo di modificarlo con le nostre proposte.” Lo dichiara la vice capogruppo del PD alla Camera, Chiara Gribaudo, in merito ai dati Istat sul lavoro usciti questa mattina.
“L’idea di far costare di più non la generalità dei contratti a termine, ma solo quelli che vengono rinnovati, significa che le imprese semplicemente cambieranno lavoratori anziché costruire percorsi di stabilizzazione. La ripresa è ancora troppo incerta perché le aziende scelgano il tempo indeterminato senza una convenienza economica reale, in particolare il terziario a bassa qualificazione, del commercio e dei servizi, rischia di diventare un frullatore per i lavoratori. Già oggi la maggior parte dei tempi determinati dura meno di un anno, con le proposte di Di Maio nessuno li rinnoverà più. Per questo continuiamo a proporre di rendere strutturalmente meno costoso il tempo indeterminato. Speriamo che il governo si renda conto del danno che sta per fare a tanti lavoratori precari.” Conclude Gribaudo.