“Attenzione, un portale online per gli italiani all’estero sta divulgando delle informazioni sbagliate. Rischiando di danneggiare economicamente i connazionali che hanno conti o depositi bancari in Italia e non ne hanno fatto uso per oltre 10 anni.
I fatti sono questi: tutti quei connazionali che risiedendo all’estero non abbiano utilizzato i propri conti, libretti o depositi bancari in Italia per quasi 10 anni, devono affrettarsi a contattare i rispettivi istituti di credito, altrimenti corrono il rischio di vederseli sottrarre. E vale non solo per gli eredi di titolari defunti. Vale anche per i correntisti ancora in vita.
Il rischio è che vengano incamerati i loro soldi da un organismo apposito, la Consap. Qualora questo sia successo bisogna fare prontamente richiesta di restituzione. Si ha tempo per ulteriori 10 anni, altrimenti i soldi verranno incamerati dall’Erario, senza più possibilità di recuperarli.
In sintesi: per mettere in sicurezza i propri soldi è consigliabile che i connazionali prendano periodicamente contatto con la propria banca, onde scongiurare infelici conseguenze. Lo dichiara la stessa Consap, alla luce della legislazione in vigore che all’art. 1, comma 343 della Legge finanziaria 2006 ha previsto la costituzione, presso il Ministero dell‘Economia, di un Fondo alimentato dagli importi dei rapporti definiti dall’art. 2 del DPR 116/2007 e richiamati dall’art. 2 della circolare Ministeriale del 3.11.2010.
Un sito internet di destra, rivolto agli italiani all’estero, sta strumentalmente divulgando delle informazioni sbagliate a questo proposito. Lo fanno da un lato per sottrarsi alla propria responsabilità politica, dal momento che questa legge fu introdotta ai tempi dei Governi Berlusconi.
Dato che queste informazioni sbagliate sono unite ad un attacco personale nei miei confronti, viene da pensare che il clima pre-elettorale faccia già sentire i suoi effetti.
Questo però non può determinare false informazioni per gli italiani all’estero. Motivo per cui mi preme ribadire ancora una volta la verità dei fatti.”
Lo ha detto Laura Garavini, della Presidenza del Pd alla Camera.