• 29/11/2017

“Riconoscimento del loro impegno contro la barbarie, ora fine dell’embargo economico”

Giuseppe Romanini, deputato del Partito democratico e presidente dell’Intergruppo di amicizia con il popolo kurdo, rende noto che “sei cittadini di origine curda, rimasti gravemente feriti combattendo in prima linea a Kobane la guerra di liberazione dei territori occupati dal Califfato Islamico, sono giunti oggi all’Ospedale Maggiore di Parma nell’ambito di una iniziativa umanitaria promossa dall’Intergruppo e dall’Istituto internazionale di cultura kurda di Roma, alla quale ha aderito anche la Regione Emilia Romagna. Ai feriti verranno offerte le cure necessarie per la completa guarigione”. Romanini ricorda che “I peshmerga curdi hanno rappresentato l’ultimo presidio militare all’avanzata dello Stato Islamico dopo che gli uomini del Califfato avevano travolto gli eserciti iracheno e siriano. A loro si è rivolto l’Occidente per sconfiggere l’ISIS sul piano militare. L’iniziativa è il segno della doverosa gratitudine che anche il nostro paese deve a questo popolo e del pieno riconoscimento all’impegno determinante dei peshmerga nella guerra contro lo Stato Islamico. Con una mozione presentata alla Camera abbiamo anche chiesto al Governo di farsi promotore in sede europea ed internazionale di un’iniziativa politico-diplomatica di condanna di ogni forma di violenza o rappresaglia nella regione del Kurdistan, chiedendo la fine dell’embargo economico, la riapertura dello spazio aereo e dei collegamenti internazionali e favorendo il confronto istituzionale con l’obiettivo di conciliare le aspirazioni all’autodeterminazione del popolo curdo con le imprescindibili istanze di pace e stabilità della regione, anche alla luce atrocità sofferte dalla popolazione civile a causa del Daesh”.

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