“Il lavoro sommerso è una ferita non solo per chi è costretto a lavorare al nero, privo di tutele e garanzie, ma per tutto il sistema delle imprese, vulnerato dai costi di una concorrenza sleale che colpisce le imprese che rispettano le regole e i contratti e puntano a vincere la sfida competitiva migliorando la qualità, con investimenti in ricerca e sviluppo, innovando i sistemi di produzione. Per questo, l’annuncio del Ministro Orlando in merito alla istituzione del Tavolo tecnico per l’elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso - che si insedierà fra un paio di giorni - è una buona notizia, un passo avanti da apprezzare e salutare con favore. C’è anzi da augurarsi che anche le Regioni si attivino al più presto per contrastare il fenomeno del sommerso, anche subordinando l’erogazione delle risorse a condizioni acclarate di rispetto delle regole e dei contratti. Non si tratta di invocare un rispetto formale o peggio formalistico delle norme, ma di far diventare cultura condivisa che la sfida competitiva non si vince riducendo il costo del lavoro, ma innalzando la qualità del prodotto. Non vi può essere impresa di qualità, senza qualità del lavoro e rispetto delle dignità di chi lavora.” Così il deputato del PD Antonio Viscomi, capogruppo in Commissione Lavoro alla Camera.