“Abbiamo compiuto un passo importante per i diritti sul lavoro. D’ora in poi la lavoratrice vittima di molestie che denuncia non potrà più essere sanzionata, demansionata, licenziata, trasferita o sottoposta a qualunque misura discriminatoria”
- Lo dichiara Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e prima firmataria dell’emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio -
“Le molestie sessuali sui luoghi di lavoro sono una realtà da cui le lavoratrici fanno fatica a sottrarsi non solo per lo squilibrio di potere spesso esistente, ma anche per l'assenza di strumenti adeguati. Sappiamo – spiega la deputata Dem - che solo lo 0,7% di chi è stato oggetto di molestie o di ricatti a sfondo sessuale sul luogo di lavoro denunciava, perché sino ad oggi non esistevano specifiche norme in supporto delle vittime, costrette troppo spesso ad abbandonare il posto di lavoro o a convivere con molestie e ricatti. Con l’approvazione di questo emendamento, che riprende la proposta di legge di cui sono prima firmataria insieme ad altre deputate del Pd, abbiamo colmato un vuoto legislativo e dato una risposta a una situazione inaccettabile. Abbiamo, poi, previsto la possibilità di accordi tra imprese e sindacati per creare un contesto di rispetto delle persone e per azioni d'informazione e formazione contro molestie”
“Ancora una volta - conclude Di Salvo - al centro del nostro agire abbiamo messo i lavoratori e le lavoratrici, perché non esistono diritti di serie A e diritti di serie B”.