“La demagogia è un'arma da usare con cautela perché c'è sempre un demagogo più demagogo di te, come si è reso conto Alessandro Di Battista, partito per infiammare una piazza di demagoghi e scappato via a fischi e pernacchie. Peccato che neppure questa lezione sia stata appresa dai grillini che continuano a sparare stupidaggini un tanto al chilo sulla legge elettorale. Hanno la memoria corta e parecchio confusa.” Così Federico Gelli, deputato Pd.
“Non si ricordano che sono stati proprio loro - spiega Gelli - a far saltare l'intesa sul modello tedesco pochi mesi fa e adesso si lamentano perché il Parlamento, come prevede la Costituzione, e come è stato chiesto dallo stesso Capo dello Stato, vuol fare il proprio lavoro e cioè approvare una nuova legge elettorale che consenta ai cittadini italiani di votare nei prossimi mesi. Così fanno finta di non vedere che pur coi suoi difetti questa legge da una parte supera le preferenze, come già deciso nel 1993 con un referendum da oltre l'80% degli italiani, e poi fa tornare i collegi dove c'è un rapporto diretto tra elettori e eletto. Ma forse è proprio questo – conclude Gelli - che ai 5Stelle risulta indigeribile e cioè che saranno costretti per tornare in Parlamento a presentare nei collegi la propria faccia davanti ai cittadini che li potranno guardare negli occhi. La loro è la democrazia del click e dei like non sono abituati a confrontarsi con le persone vere e quindi temono che nei territori gli elettori scopriranno il bluff a 5Stelle.”