“La dirigenza scolastica del liceo Tasso di Roma ha proposto ai consigli di classe una punizione durissima contro gli studenti che hanno occupato la scuola nelle scorse settimane: dieci giorni di sospensione con attività sociali forzate e cinque in condotta. Una scelta che non risponde ai valori di inclusività che dovrebbero essere alle basi delle istituzioni scolastiche. La scuola non è un luogo di punizione ma di dialogo. Il principio punitivo deve essere commisurato alle azioni compiute e non può prevalere sui principi educativi e formativi”. Lo afferma in una nota la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.