“Lo scandalo rimborsi è un caso da manuale di insabbiamento a cinque stelle. Da giorni erano a conoscenza dell’inchiesta delle Iene che ha svelato non sappiamo ancora bene quali magagne dietro ai comportamenti degli ex capigruppo Cecconi e Martelli sui rimborsi della Camera.
Domenica scorsa hanno scritto sul loro blog che era stato tutto risolto. Poi hanno fatto sparire i due candidati: cancellati i profili facebook, allontanati dalla campagna, cellulari spenti. Un modo un po’ singolare di procedere, visto che i due sono candidati con seggio blindato: pensavano di arrivare al 4 marzo così? Dopo che i quotidiani e il Partito democratico hanno sollevato il caso, dopo 3 giorni di sparizione, hanno dovuto ammettere che i problemi non erano stati risolti. Hanno lanciato la solita bufala del ritiro della candidatura, procedura inesistente inventata da Di Maio, dicendo ancora una volta che ora tutto era rientrato. Di Maio si è detto addirittura orgoglioso dei suoi due deputati, peraltro due fedelissimi proprio della sua corrente. Ma l’orgoglio è durato una sola notte. Ora il Movimento 5 stelle dice che vorrebbe espellerli. Sarebbe il colmo: prima li paracadutano in Parlamento con un seggio blindato e poi sperano di lavarsene le mani. Così Cecconi e Martelli resteranno col loro seggio blindato alla Camera, pagati dagli italiani”. Così Silvia Fregolent, vicepresidente Gruppo Pd.