“L’emendamento con cui i 5 Stelle vogliono rendere nominale i biglietti per i concerti dal vivo rappresenta non solo un grave rischio per le vendite nel settore ma anche un’assurda ‘schedatura’ che viola la privacy del pubblico”. Lo dichiarano i deputati della Commissione Cultura della Camera, a proposito della legge di Bilancio.
“Si fa fatica - spiegano – a comprendere quale possa essere il senso della modifica proposta dal deputato grillino Battelli. Quale l’utilità può avere legare il biglietto di un concerto dal vivo al nome del fruitore? La situazione dei concerti dal vivo non è certo assimilabile a quella degli stadi, l’altro ambito in cui si è ricorsi a un provvedimento del genere. E’ difficile immaginare delle esigenze di sicurezza. Quindi, la norma si tradurrebbe, unicamente, in un’insensata intrusione nella privacy dei fruitori. I quali potrebbero sentirsi scoraggiati all’acquisto, con conseguente danno economico per il settore. D’altronde, l’emendamento Battelli colpisce solo i concerti dal vivo, dal momento che gli altri generi spettacolari sono esentati dall’obbligo di biglietto nominale”.
“Prima di assestare un grave danno al settore della musica dal vivo e ai tanti giovani appassionati che la seguono, il governo ci ripensi. L’emendamento di M5S crea problemi ma nessun vantaggio”, conclude.