“Questa legge di Bilancio è caratterizzata, in continuità con i precedenti interventi di questo governo, dal sostegno della crescita e al lavoro”. Lo ha dichiarato Maino Marchi, capogruppo Pd in Commissione Bilancio della Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto finale sul Ddl Bilancio.
“Sono previsti– ha continuato – interventi sulla previdenza. Oltre all’anticipo pensionistico, c’è l’aumento della quattordicesima per chi l’aveva e l’estensione per coloro che percepiscono una pensione fino a mille euro, c’è abolizione della penalizzazione per chi ha maturato il diritto alla pensione prima dei 62 anni e l’eliminazione della ricongiunzione onerosa introdotta da Tremonti nel 2010. Si abbassa l’aliquota contributiva al 25% in modo permanente per il lavoratori autonomi. Si amplia la no tax area ai pensionati con meno di 75 anni. C’è l’ottava salvaguardia - 30700 persone ne beneficeranno. Abbiamo estenso Opzione donna e approvato un ulteriore intervento previdenziale per i lavoratori ammalati a causa dell’amianto. E’ un insieme di interventi di grande rilievo”.
“Per il sostegno alla crescita e al lavoro – ha proseguito - aumentano le agevolazioni per le retribuzioni legati a incrementi di produttività, per la partecipazione agli utili d’impresa, per il Welfare aziendale. C’è una politica di riduzione delle tasse alle imprese. C’è il credito d’imposta più forte per ricerca e sviluppo, il rifinanziamento della legge Sabatini. Ci sono risorse per il pubblico impiego, sgravi contributivi per nuove assunzioni legate all’alternanza scuola lavoro, che si aggiungono alle nuove assunzioni nel Mezzogiorno. C’è l’aumento del congedo parentale, l’aiuto per le spese per l’asilo e babysitting, l’aiuto alle lavoratrici autonomo vittime della violenza di genere. C’è l’ecobonus, ampliato agli interventi anti-sismici. Potrei continuare con l’agricoltura”.
“Sulla Sanità non c’è nessun taglio, dal momento che si passa da 111 a 113 miliardi. Il manifesto della Lega sul referendum dice No alla chiusura dei nostri ospedali. Con il Sì non si chiude nessun ospedale ma si creano le condizioni per continuare una politica per la crescita e il lavoro, per l’equità e la lotta all’evasione, per cambiare le politiche dell’Ue. Con questa legge di bilancio non sfondiamo nel bilancio pubblico, rimaniamo uno di paesi con il deficit più basso in Europa e continuiamo a investire sul futuro”, ha concluso.