• 11/12/2020

Finanziato con un milione di euro. «Un traguardo importante che arriva proprio nei giorni in cui si celebra l'anniversario della morte del giovane giornalista»

“Non posso che esprimere grande soddisfazione per la firma che oggi è stata apposta sul decreto istitutivo del Fondo in memoria di Antonio Megalizzi e del collega Bartosz Orent Niedzielski per sostenere e promuovere l'attività delle radio universitarie”, è il commento di Alessia Rotta presidente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.

“Dalla mia proposta di legge di un anno fa ad oggi, abbiamo svolto un assiduo lavoro parlamentare che ha coinvolto molte altre forze politiche.  Quella proposta di legge è diventata un emendamento alla legge di bilancio con cui il fondo è stato finanziato con un milione di euro. E ora questo provvedimento è alla firma della Corte dei Conti per rendere il fondo pienamente operativo.  Da oggi, i servizi di trasmissione radiofonica universitaria, i laboratori didattici e le iniziative di formazione all’interno delle università per giornalisti, tecnici e operatori non graveranno più solo sulle università ma potranno contare su questo fondamentale riconoscimento economico da parte dello Stato che afferma un principio a mio avviso sacrosanto: le emittenti radiofoniche universitarie sono un bene pubblico che lo Stato deve tutelare, sostenere e promuovere. Sono parte integrante delle università e dell'informazione”.

“Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il sostegno di tutto il mondo delle radio universitarie. Nell'arco di dodici mesi, nonostante le difficoltà legate all'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, abbiamo raggiunto questo grande risultato. Ancora più significativo per il fatto di essere arrivato proprio ora, nei giorni in cui si celebra la memoria e il ricordo di Antonio Megalizzi. Perché celebrarne la memoria significa investire per le cose in cui Antonio credeva, per le battaglie culturali, per la passione per il suo lavoro, per l'impegno civico. E anche per l'Europa solidale e unita, come quella che sta provando a nascere sulle macerie lasciate dal Covid. Continueremo a lavorare per finanziare ancora il fondo e per far diventare questa una esperienza strutturale al servizio delle comunità universitarie e della libera informazione”.