"Vorremmo sapere quali azioni intenda intraprendere nel concreto il Ministro dello Sviluppo economico per salvaguardare l'operatività aziendale dei 55 punti vendita di Mercatone Uno, storico marchio emiliano, e di conseguenza l'occupazione degli oltre 1800 lavoratori, venuti a conoscenza - fra l'altro - del fallimento dell'azienda attraverso facebook e whatsapp. Mercatone Uno rappresenta una delle maggiori catene italiane di ipermercati per la grande distribuzione di mobili su scala nazionale, con 1.800 lavoratori alle sue dipendenze in tutta Italia e altri 10.000 delle oltre 500 aziende fornitrici coinvolte che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro". Lo scrivono i deputati Pd dell'Emilia Romagna, Benamati, De Maria, Critelli, Cantone, Rizzo Nervo, Marco Di Maio in una interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico, spiegando che " è evidente che la mancata vigilanza e la tardiva attivazione da parte del Ministero dello sviluppo hanno creato una situazione particolarmente complessa e drammatica che coinvolge l’azienda, i lavoratori, i creditori e i clienti, con negozi chiusi, magazzini vuoti, ordini che non possono essere onorati e creditori che aspettano di venire pagati".
"Dall’accordo siglato lo scorso giugno, diventato effettivo ad agosto per la cessione del plesso aziendale - proseguono i deputati - sono passati poco più di nove mesi e in questo periodo un comitato di sorveglianza del Ministero avrebbe dovuto vigilare sul rilancio promesso dagli acquirenti Shernon Holding e Cosmo e sui 25 milioni di investimenti che avrebbero dovuto assicurare la continuità aziendale e la salvaguardia di oltre 2mila posti di lavoro, cosa che non sembra essere avvenuta, anche perché il Tribunale di Milano avrebbe riscontrato un indebitamento complessivo di 90 milioni di euro maturato in questi 9 mesi per la Shernon Holding, motivo per cui non si considera possibile per l'azienda proseguire l'attività imprenditoriale del Mercatone Uno".
"A questo punto vorremmo capire quando il Mise intenda intervenire e come per evitare lo spacchettamento del Mercatone Uno e favorirne la reindustrializzazione", concludono i deputati ER.