“Pur di distogliere l'attenzione dalla propria incapacità di assumersi le proprie responsabilità e pur di confondere le acque rispetto ai danni che sta creando al nostro Paese la melina sul Mes, la premier Meloni continua ad inondare il dibattito di fake news e di omissioni. Il Trattato Mes esiste dal 2012 e il primo atto politico ufficiale per la sua costituzione risale al 2011. Anno in cui l’Italia era rappresentata dal Governo Berlusconi, di cui faceva parte anche l’attuale premier come ministro della Gioventù. È questo il governo che ha messo le basi per la creazione del Mes. Non solo. I negoziati per la sua riforma sono stati portati avanti dal governo Conte 1 nel 2019, con Matteo Salvini Vicepremier che, però ai tempi, non ebbe nulla da eccepire! Sulla riforma del Trattato, infine, nella foga di mostrare documenti, fax, pec (peraltro citando date sbagliate), la premier Meloni dice una cosa non vera, evitando di ricordare proprio gli atti parlamentari più importanti. Nel dicembre 2020 il Parlamento ha votato un’apposita risoluzione di maggioranza in cui era contenuto esattamente l'invito al governo a finalizzare l'accordo politico raggiunto all'Eurogruppo e all'ordine del giorno dell'Eurosummit sulla riforma del trattato Mes. La ricostruzione storica sulla vicenda Mes è tutt'altra rispetto a quella che prova a narrare la destra. Le amnesie o la mala fede giocano brutti scherzi e fanno fare solo brutte figure al Paese".
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Affari europei alla Camera, in un intervento sull'Huffington Post.