“Il decreto emesso oggi pomeriggio dal CDM finalmente mette ordine tra i diversi provvedimenti fin qui adottati e introduce una sanzione amministrativa che punisce in modo immediato chi viola i divieti di spostamento.
Personalmente avrei ritenuto giusta anche l’introduzione del sequestro di auto e moto dei “furbetti”, ma di questo parleremo in aula, in sede di conversione.
Adesso concentriamoci sul personale sanitario, provando ad alleggerire il carico delle loro responsabilità, civili e penali.
Medici e infermieri stanno operando in situazioni drammatiche, in pieno regime di emergenza, come fossero in guerra.
E in guerra, spesso, si deve agire velocemente, talvolta sperimentalmente.
Pensiamo alle terapie farmacologiche che si stanno praticando ai positivi, soprattutto a quelli in rianimazione.
Ebbene, in un contesto nel quale la certezza non esiste neanche sui farmaci da somministrare, il coraggio di chi mette in gioco la propria vita per provare a salvare quella degli altri merita una tutela superiore a quella offerta in tempi ordinari.
Da avvocato e legislatore, pertanto, chiedo di modificare, per il tempo legato all’emergenza, le norme esistenti in tema di responsabilità civile (Art. 2236 C.C.) e penale (Art. 590 sexies C.P.), prevedendo che il personale sanitario e le strutture in cui questi operano possano essere chiamati a rispondere solo nell’ipotesi in cui il danno a loro ascritto sia figlio di una condotta dolosa o colposa grave, cioè determinata da una macroscopica e ingiustificata violazione dei principi basilari che regolano la professione sanitaria o dei protocolli o programmi emergenziali predisposti per fronteggiare la situazione in essere.
Perché se è certo che i sanitari che stanno lottando contro questo dannato virus subiranno l’inevitabile il danno di non potere più scordare le drammatiche immagini dell’emergenza, è nostro dovere fare in modo che, quantomeno, non debbano patire la beffa di essere travolti da centinaia di processi per l’attività che stanno prestando”.
È quanto si apprende in una nota social dell'Onorevole Carmelo Miceli deputato e responsabile sicurezza PD.