L'ottimo lavoro del ministro degli Interni Marco Minniti trova compiutezza nel nuovo Piano nazionale per l'integrazione dei migranti approvato in questi giorni.
Un piano che si pone l'obiettivo di lavorare a più livelli, coordinando Regioni, Comuni e mondo del volontariato per garantire a chi beneficia di protezione internazionale - ad oggi 74.853- diritti ma anche doveri.
Dalla conoscenza della lingua italiana, al rispetto della Carta costituzionale, dal riconoscimento della laicità dello Stato al rispetto della donna, il Piano del Viminale per integrare i richiedenti asilo è un passo importante che toglierà terreno sotto ai piedi a razzisti e populisti di ogni genere, perché punta a risolvere davvero i problemi, invece di specularci sopra come certa destra ha fatto sino ad oggi.
L'integrazione, l'istruzione e la conoscenza reciproca sono il migliore antidoto contro il rischio di emarginazione, terreno fertile per le diverse manifestazioni di devianza. Siamo sulla buona strada, ora il Senato approvi anche lo ius soli che è una legge di civiltà e un'importante azione di inclusione nei confronti di giovani italiani di fatto, ancora oggi lasciati ai margini da una legge che ha assoluto bisogno di revisione.
Lo afferma Khalid Chaouki, deputato del Pd, coordinatore Intergruppo cittadinanza e immigrazione.