“La priorità è procedere spediti alla realizzazione di una recinzione imponente in grado di separare l'esterno dagli spazi interni del centro di accoglienza”. Lo dichiara Federico Gelli, presidente della Commissione Inchiesta migranti, al termine dell'incontro con il Prefetto Maria Tirone, il questore Antonio Piernicola Silvis e il Comandante provinciale dei Carabinieri Marco Aquilio dopo il sopralluogo ispettivo della Commissione ieri al Cara di Foggia.
“Paradossalmente – continua - è infatti proprio da fuori che il pericolo arriva e noi abbiamo il dovere di tutelare chi sbarca nel nostro Paese impedendo la commistione con la criminalità diffusa presente sul territorio. All'esterno della struttura c'è un vero e proprio ghetto, popolato da chi il permesso di soggiorno lo ha ottenuto e che si trova alla mercé delle organizzazioni criminali del luogo. Per quello che riguarda invece la struttura interna ci troviamo di fronte ad un grave problema di sovraffollamento con oltre 1.300 ospiti presenti rispetto ai 700 che il centro può contenere con ripercussioni inaccettabili sul fronte del mancato rispetto delle condizioni igienico sanitarie”.
“Ci auguriamo che il processo di messa in sicurezza della struttura rispetti i tempi annunciati oggi dal Prefetto e che entro la fine del 2017 siano migliorate le condizioni di ospitalità oggi non accettabili”, conclude.