Serve tutelare importante lavoro svolto da operatori Ong
“Prendiamo atto che nessuna delle oltre 300 operazioni svolte da Medici Senza Frontiere è avvenuta senza il coordinamento della Guardia Costiera. Di queste, solo 5 sono state effettuate in acque libiche e sono sempre avvenute sotto l'autorizzazione delle autorità competenti. Dal 2015, anno di chiusura di 'Mare Nostrum', oltre 60 mila persone sono state salvate dagli operatori, un dato che ci conferma l'importanza di un lavoro che non può essere interrotto e che deve essere protetto dal clima avvelenato di queste settimane.” E' quanto dichiarato da Federico Gelli, presidente della Commissione d'Inchiesta Migranti, al termine dell'audizione, oggi in Commissione, del direttore generale Gabriele Eminente e Marco Bertotto, Advocacy & Public Awareness di Medici Senza Frontiere.
“Abbiamo percepito la preoccupazione e l'amarezza di chi, dopo 45 anni di attività, si è visto mettere in discussione il proprio lavoro, esercitato con l'unico obiettivo di salvare vite umane. Le contestazioni registrate negli ultimi giorni hanno fatto perdere la serenità agli operatori e serve lavorare perché possa tornare tutto alla normalità nel più breve tempo possibile e rendere il giusto merito a chi lavora con onestà e professionalità.”