“Perché il governo ha rinunciato a pubblicare il bando per la selezione dei progetti ‘Porte d’Europa’ e a insediare la Commissione, impedendo di fatto agli studenti di partecipare alla commemorazione del terribile naufragio del 2013 in cui morirono 368 persone?”. Lo chiede Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, con un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'istruzione.
“Il 3 ottobre 2013 – ricorda - un’imbarcazione piena di migranti affondò vicino alle coste di Lampedusa: i morti accertati furono 368, 20 quelli presunti, 155 superstiti di cui 41 bambini. Si trattò del naufragio più grave accertato in termini di vite umane. Il Parlamento nel 2016 prese a emblema proprio questa data per proclamare una Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Le relativa legge prevede, in occasione del 3 ottobre, l’organizzazione ‘su tutto il territorio nazionale cerimonie, iniziative e incontri per sensibilizzare l'opinione pubblica alla solidarietà civile, al rispetto della dignità umana e del valore della vita, all'integrazione e all'accoglienza. Nei giorni del quinto anniversario del naufragio, tuttavia, al contrario degli anni precedenti, il Miur non avrebbe prestato il proprio sostegno all'iniziativa. Lo scorso giugno il Ministero ha pubblicato il bando per la selezione dei partecipanti al progetto ‘Porte d'Europa’ e alle iniziative concomitanti con la celebrazione del 3 ottobre, i ragazzi delle scuole di secondo grado sono stati chiamati a gemellarsi con un liceo europeo e a preparare elaborati e progetti destinati ad essere esposti in questi giorni nella sezione giovani del Museo della fiducia e del dialogo di Lampedusa”.
“Dopo mesi di lavoro le scuole che avevano aderito all'iniziativa hanno atteso che il Ministero istruzione si pronunciasse sugli elaborati e assegnasse il premio, cioè la partecipazione alle manifestazioni di Lampedusa del 3 ottobre ma invano. Invece che il sostegno è arrivata la comunicazione del diniego da parte del Governo del sostegno alle iniziative, peraltro già praticamente concluso e per il quale le scuole si erano autofinanziate. Nessun rappresentante del governo ha, insomma, ritenuto di dover partecipare all’incontro con i superstiti del naufragio e alle celebrazioni previste”, conclude.