“L’invito del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, alla presidenza austriaca dell’Ue affinché si acceleri la discussione sulla riforma del Regolamento di Dublino va accolto e sostenuto, soprattutto se questo significa rompere finalmente con l’ostruzionismo irresponsabile di alcuni Paesi membri. A Juncker però diciamo che occorre su questo tema ancora più coraggio. L’Europa deve prendere atto che di fronte ai fenomeni migratori occorrono politiche che responsabilizzino in modo stabile e strutturale tutti partner, superando definitivamente il principio del ‘Paese di primo approdo’ in nome di un’equa e solidale politica di redistribuzione obbligatoria dei migranti richiedenti asilo. Solo una politica europea condivisa di gestione dei flussi può consentire di affrontare una problematica che non può più considerarsi un’emergenza, salvaguardando il sistema Schengen e i valori fondanti dell’Unione stessa. Il Governo italiano, anziché auspicare una ‘Internazionale dei nazionalismi’ che isolerebbe e penalizzerebbe ulteriormente proprio il nostro Paese, dovrebbe rompere con gli Orban di turno e impegnarsi nella compiuta realizzazione di un’Europa solidale, dove sia garantita la sicurezza dei cittadini e l’accoglienza per chi fugge da guerre, violenze e persecuzioni”.
Così il capogruppo Dem in commissione Politiche europee, Piero De Luca.