“L'accordo di Malta sui migranti è una novità rilevante, perché finalmente passa il principio che chi arriva in Italia, arriva in Europa.” Così Lia Quartapelle, capogruppo in commissione Esteri del Pd, secondo la quale “l'Italia ha finalmente degli alleati. In questo senso le polemiche (che il meccanismo di Malta esclude gli arrivi sui barchini) passano in secondo piano, perché accettare il principio di "arrivi europei" spalanca le porte a soluzioni europee sulle migrazioni.”.
Per Quartapelle, “con l'accordo raggiunto a Malta, la nuova ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha ottenuto in un solo giorno molto di più di quello che Matteo Salvini, non aveva neanche abbozzato nei suoi 14 mesi al Viminale. Non sorprende, - ha aggiunto la parlamentare del Pd - visto che la vera attività europea del ministro Salvini è stata una: l'assenza.” Per Quartapelle "il meccanismo di emergenza aprirà la strada alla revisione della politica comune europea di asilo e senza questo accordo, una revisione di Dublino non sarebbe mai possibile".
“Per chi è convinto che la soluzione della questione migratoria sia solo europea, ha inoltre aggiunto Quartapelle, Malta è però solo l'inizio. Lì l’Italia ha dimostrato di saper portare soluzioni ai tavoli europei e di contare. Ai paesi europei va chiesto di non restare ciechi di fronte alle condizioni esistenti nei campi in Libia. I campi in Libia vanno chiusi, con l’accoglienza umanitaria e i rimpatri volontari assistiti. Lo chiede anche il governo libico. L’Italia – ha concluso Quartapelle - è l’unico paese europeo che finora ha accolto persone provenienti da quei campi. Servono al più presto soldi per i rimpatri volontari assistiti e la disponibilità ad accogliere in altri paesi europei le persone titolari di protezione che possono viaggiare attraverso i corridoi umanitari dalla Libia.”