“Uno dei 7 ordini del giorno che il Pd è riuscito a far approvare riguarda uno dei momenti più intimi della vita di tutti”. Lo scrive su Facebook Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito dell’ordine del giorno da lui presentato sul Milleproroghe.
“Mi riferisco – continua - a quella che viene chiamata Dat (Dichiarazione anticipata di trattamento) o bio-testamento. Il governo del Pd della passata legislatura, con Renzi e Gentiloni, il 14 dicembre del 2017 ha approvato la legge sulle Dat e la norma il 31 gennaio è entrata in vigore. Quel giorno l’Italia ha compiuto un balzo in avanti in civiltà e nel rispetto della volontà delle persone. Perché la legge permette a chiunque, quando è nel pieno delle sue facoltà, di lasciare indicazioni sulle pratiche sanitarie da ricevere nel caso in cui dovesse diventare incosciente a seguito di eventi drammatici (come un incidente o l’improvviso aggravamento di una malattia) e si trova dunque impossibilitato a esprimere il proprio consenso. A oggi la legge è, tuttavia, è rimasta inapplicata in un aspetto. Ovvero la banca dati, per la cui realizzazione la legge di Bilancio 2018 (comma 418/419) ha stanziato 2 milioni di euro”.
“Considerato che gli italiani che sono a conoscenza dell’opportunità offerta dai Dat sono pochi, l’Ordine del giorno ha impegnato a il governo a promuovere una campagna di promozione e sensibilizzazione nazionali e regionali per far conoscere meglio i contenuti della legge”, conclude.