• 14/09/2018

“Noi siamo qui per ribadire la nostra diversità rispetto al governo  e l’abbiamo fatto anche stanotte fino alle 6 del mattino, perché per noi è importante rispettare il nostro ruolo anche nei tempi che ci ha assegnato la maggioranza, per dire no fino all’ultimo minuto allo scempio che il governo sta facendo sui vaccini”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd Maria Elena Boschi, intervenendo durante la dichiarazione di voto al decreto Milleproroghe.

“Il Pd ha cercato in tutti i modi di migliorare questo provvedimento – spiega - per far comprendere al governo l’errore che stava compiendo. Abbiamo fatto il nostro dovere in commissione e in Aula, presentando le nostre proposte e dicendoci disponibili a discutere sui punti per noi qualificanti: vaccini, periferie e terremoto. Tuttavia da parte della maggioranza non ci è giunto nessun segnale di ravvedimento, né di ascolto. Anzi, in cambio ha deciso di votare per interrompere la discussione generale e impedire alle opposizioni di parlare in Aula. Il  governo ha poi posto la questione di fiducia, strumento legittimo. Certo, è difficile comprendere come il M5s utilizzi gli stessi metodi che contestava al precedente governo, addirittura con il lancio di oggetti. La maggioranza ha deliberato addirittura la seduta fiume sul Milleproroghe,  troncando il dibattito parlamentare. Questo è il governo del cambiamento!  Sul Terremoto, noi abbiamo presentato un decreto legge come ultimo atto del governo uscente. Nel Milleproroghe invece non c’è niente a favore delle popolazioni colpite, se non i pochi emendamenti del Pd accolti.  Sul bando periferie, abbiamo provato a spiegare in tutti i modi che tagliare le risorse ai comuni per progetti già finanziati era un errore. Un taglio di un miliardo e cento. Abbiamo fatto di tutto per farli tornare indietro, ma ci è stato detto che erano soltanto mance elettorali. Dopo le nostre pressioni, il governo è stato costretto a fare  retromarcia promettendo ai sindaci di rifinanziare il bando periferie. Ma quanto dovranno aspettare i comuni? È il gioco dell’eterno rinvio”.

“Ma l’aspetto per noi più grave  - conclude  - è la misura sui vaccini. L’aver scelto di creare il caos, l’aver scelto la superstizione alla scienza, mettendo a rischio la salute dei cittadini, non ve lo perdoniamo. Noi siamo qui a urlare il nostro sdegno e a dire che siamo dalle parte dei bambini e non degli apprendisti stregoni, dalla parte dei medici e non dei cialtroni. Dei vostri cento giorni al governo, questo è il giorno peggiore”.