“Con l’avvio della discussione alla Camera, che noi vogliamo rapida ed efficace, del progetto di legge per l’istituzione di una Commissione di inchiesta sulle comunità di accoglienza minori si passa finalmente alla concretezza e alla serietà nell’analizzare la situazione della tutela minori in Italia, dopo mesi di propaganda e strumentalità sulla pelle dei bambini. Una commissione che dovrà operare con rigore, con puntualità e in tutta l’ampiezza che gli è conferita per verificare il sistema dell’accoglienza minori la sua efficacia e le sue eventuali storture. Una scelta politica di serietà in luogo di bambini esibiti sui palchi della propaganda politica. Il Pd chiede un’istituzione rapida della Commissione e un lavoro determinato e competente al suo interno, che consenta di avere dei risultati utili a realizzare interventi normativi che amplino le garanzie di tutela di tutti i minori”.
Così il deputato dem, Luca Rizzo Nervo, relatore del progetto di legge, già approvato al Senato, per l’istituzione di una Commissione di inchiesta sulle comunità di accoglienza minori.
“Nostro compito centrale - spiega il parlamentare Pd - sarà l’analisi sui provvedimenti di allontanamento, ruolo e modalità operative dei servizi sociali, rispetto degli standard, verifica della residualità nell’utilizzo dello strumento dell’allontanamento dai contesti familiari e verifica dell’imprescindibile lavoro sociale sui nuclei d’origine per rafforzare le loro capacità genitoriali. Il tutto avendo come faro il supremo interesse del minore, verificando il rispetto della normativa esistente e la conseguente sua concreta efficacia nelle prassi dei servizi e dei tribunali minorili. Si tratta di un’occasione per recuperare ruolo e visione della politica sulla tutela dei minori, non solo nelle premesse normative, ma nella concretezza degli esiti effettivi, dando continuità al lavoro della commissione Infanzia sulla condizione minorile in Italia. Una visione - conclude Luca Rizzo Nervo - troppo spesso oggi confinata alla discussione dei soli tecnici e addetti ai lavori”.