La vice presidente della Camera: una legge di civiltà per i bambini stranieri non accompagnati, presto esame al Senato
“Su dieci bambini che approdano sulle coste del nostro Paese, nove sono minori non accompagnati. Arrivano in Italia per ricongiungersi con i familiari senza averne il permesso, altri sono vittime della tratta, altri ancora sono migranti economici in cerca di un lavoro, benché bambini. In ogni caso sono minori senza un adulto di riferimento. Questi bambini e bambine devono essere accolti adeguatamente in un programma che, dopo la fase dell’emergenza, si occupi della loro educazione e della loro integrazione. Oggi, con il sì della Camera, l’Italia fa un passo importante perché, dopo tre anni, la legge che porta la prima firma della nostra collega Sandra Zampa, passa e va al Senato con la speranza che venga presto approvata definitivamente”. Lo dice Marina Sereni, vice presidente della Camera.
“Partecipando lo scorso settembre a un’iniziativa di Save The Children dal titolo ‘Children at the forefront of the European And Global Action of Migration’ - continua - avevo avanzato la proposta di una legge sui minori migranti non accompagnati da approvare in tutti i parlamenti in Europa, prendendo spunto proprio dalle norme in discussione a Montecitorio”.
“La legge prevede che entro trenta giorni dal suo arrivo il minore non accompagnato venga identificato, sia affidato ad un tutore e venga accolto da una comunità o da una famiglia affidataria fino al completamento del percorso scolastico o di avvio al lavoro anche se questo dovesse di qualche mese superato i diciotto anni. E’ previsto un fondo permanente e pluriennale, 170 milioni per il 2016, 170 milioni per il 2017, 120 milioni per il 2018. Ci sarà un albo di tutori volontari, che vigilerà anche su chi vorrà lasciare l’Italia in modo che il loro viaggio non ricominci nella clandestinità. A occuparsi di questo problema sarà, d’ufficio, il Tribunale dei minori, che ha molte competenze nella materia. Il giorno dopo la triste vicenda di Gorino l’Italia dà un segnale importante di civiltà nel segno della convivenza e accoglienza, nel rispetto delle regole e con le necessarie garanzie per tutti."