“I Governi devono progettare interventi affinché ai bambini che vivono in aree con carenza idrica venga garantito l’accesso ad acqua sicura”. Lo dice Sandra Zampa, vicepresidente commissione Infanzia ed Adolescenza di fronte ai dati drammatici del rapporto dell'Unicef lanciato oggi in occasione della Giornata Mondiale dell'acqua: quasi 600 milioni di bambini, 1 su 4 nel mondo, entro il 2040 vivranno in
aree con risorse idriche estremamente limitate, oltre 800 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno per diarrea causata da acqua e servizi igienico-sanitari non adeguati e le donne e le bambine impiegano globalmente 200 milioni di ore ogni giorno per raccoglierla.
“Dove scarseggia l’acqua – prosegue Zampa – ci sono conflitti armati e migrazioni epocali. I cambiamenti climatici, causati da inquinamento e da politiche di sfruttamento del pianeta, sono le cause principali della scarsità di acqua in alcune aree. Alcuni paesi stanno già mettendo a punto politiche di salvaguardia dell’ambiente, ma è ancora troppo poco. Il problema della carenza idrica va inserito al primo punto dell’agenda politica dei governi, e della Ue in prima linea, con un’attenzione particolare alle persone più vulnerabili come sono i bambini. Dobbiamo fare in modo di raggiungerli e salvaguardare il loro accesso all'acqua sicura".