“Apprezziamo le parole del ministro Tajani, ma chiediamo al governo uno sforzo in più per evitare che il Medio Oriente possa diventare un drammatico detonatore di violenza e terrore, che mette a rischio la sicurezza degli ebrei, dei palestinesi e la nostra. Ieri c’è stato il Consiglio Ue dei 27. Chiediamo che l’Italia sia all’altezza della sua storia, moltiplichi gli sforzi diplomatici per fermare l’escalation e rilanci la prospettiva dei due Popoli e due Stati, unica soluzione possibile. Israele ha diritto a esistere e difendersi, e teniamo alta l’allerta sull’antisemitismo. Ma quel diritto si esercita nel rispetto del diritto internazionale e umanitario. Bisogna colpire i terroristi di Hamas, non punire collettivamente i palestinesi, che hanno il medesimo diritto a esistere. I crimini di guerra vanno denunciati e condannati sempre. Il rispetto del diritto internazionale deve valere sempre. Oggi condanniamo la Russia per l’attacco terroristico a Zaporizhzhia. Se vogliamo preservare la credibilità dei nostri principi, non possiamo reiterare in Medio Oriente doppi standard, doppie morali. La morale dell’umanità è una sola. C’è un confine, invalicabile, tra giustizia e vendetta. Noi dobbiamo presidiare quel confine, da lì passa la nostra civiltà”.
Così il deputato e responsabile Esteri del Partito Democratico, Giuseppe Provenzano, replicando in Aula al ministro Tajani nel corso del Question Time alla Camera. Nell’illustrazione del Q/T, Provenzano ha denunciato come a Gaza sia “in corso una catastrofe umanitaria. È necessaria l’apertura immediata di corridoi per la salvaguardia dei civili e la creazione di ‘safe zones’ che includano scuole e ospedali. Assedio e bombardamenti hanno causato oltre 3 mila vittime e 12.500 feriti. La strage di civili all’ospedale Al Ahli - ha aggiunto - impone a questo Parlamento un messaggio, forte, unitario, di solidarietà al popolo palestinese e a chi lo rappresenta. Che non sono i terroristi di Hamas”.