Dopo trent’anni la tragedia del Moby Prince non ha ancora colpevoli, ed è caratterizzata da numerosi e inquietanti punti oscuri. Ecco perché si rende necessaria una nuova commissione parlamentare d’inchiesta, che completi e approfondisca l’ottimo lavoro di quella che ha terminato i suoi lavori nel 2017, affinché si arrivi alla riapertura del fascicolo da parte dell’Autorità Giudiziaria. Lo sostiene il deputato PD Andrea Frailis, promotore, insieme al collega del PD Andrea Romano, della proposta di legge per l’istituzione di una commissione monocamerale d’inchiesta sulla tragedia.
Attualmente la commissione trasporti di Montecitorio esamina un testo unificato della proposta Frailis-Romano e di altre due firmate da Lega e M5S. Per Frailis, eletto nel collegio di Cagliari, è necessario che le indagini chiariscano, una volta per tutte, le vere cause della collisione tra il traghetto Moby Prince e la petroliera AGIP Abruzzo. Perché in rada non c’era la nebbia, come provato dalle testimonianze nella commissione del Senato e contrariamente a quanto indicato subito dopo la tragedia. E ancora, quante e quali navi si trovavano nelle acque del porto di Livorno al momento della collisione e perché, e il motivo del gravissimo e decisivo ritardo nell’avvio dei soccorsi. Lo dobbiamo alle famiglie delle 140 vittime, dice ancora Frailis, molte delle quali provenivano dalla Sardegna.