"Reazione studenti segno di mutamento culturale"
"L'invio di 3 ispettori da parte del Ministero dell'Istruzione con il compito di verificare come la scuola Valentini Majorana abbia reagito alle segnalazioni di abusi ed episodi di bullismo arrivate in questi anni è una prima risposta importante alle denunce che prima hanno trovato il modo di manifestarsi attraverso la pagina Istagram Callout, che ha dato modo di far emergere altre numerose testimonianze, e che poi ha trovato una forte accoglienza da parte degli studenti, segno di un significativo mutamento culturale". Così la deputata democratica Cecilia D'Elia, portavoce della Conferenza delle donne democratiche, intervenendo insieme alla collega Laura Boldrini in aula alla Camera nel corso della discussione sull'interpellanza presentata dal Gruppo Pd sui fatti del Liceo di Castrolibero in provincia di Cosenza.
"Una rivoluzione culturale indispensabile - ha sottolineato fra le altre cose la deputata democratica - perché, come afferma la scrittrice Rebecca Solnit: la credibilità della parola femminile è la prima forma di resistenza. Questa frase significa che deve essere presa sul serio la parola femminile quando denuncia, altrimenti scatta un fenomeno ulteriore: la vittimizzazione secondaria che scoraggia le donne e le ragazze a denunciare per paura di non essere credute. Le giovani e i giovani, ad esempio nel caso del Liceo di Castrolibero, ci stanno dimostrando che sono pronti. Ora sta a noi come Istituzioni e alla Scuola fare il salto di qualità e quanto sta avvenendo può essere interpretato come un monito per un’azione più forte da parte nostra per estirpare le radici della violenza. Per questo come Pd siamo impegnate, e continueremo a farlo, per dare seguito nella società e nelle istituzioni alle iniziative delle ragazze e dei ragazzi di quel liceo".