"Tassare i patrimoni e le rendite elevate, oltre una soglia ragionevolmente alta, attraverso un contributo solidale allo sforzo del Paese per ridurre l’ingiustizia sociale crescente è una misura riformista non radicale. Tutti dovrebbero trovarsi d’accordo. E si può fare in Italia senza attendere decisioni europee. In Italia si può subito intervenire, per esempio, sulla fiscalità urbana graduando il prelievo degli oneri di urbanizzazione sulla base del profitto generato dalla rendita immobiliare e urbana. L’Italia, in questo specifico ambito, è la Cenerentola d’Europa. Il prelievo tocca in media il 2% del valore aggiunto delle trasformazioni urbane. Mentre in Europa oscilla tra il 20 e il 50%”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Le norme presenti nel Testo unico per l’edilizia che dal 2015 hanno, in parte, introdotto dei correttivi a favore dagli interessi pubblici - continua Morassut - vengono applicate o rispettate assai raramente. E numerosi recenti casi di procedimenti urbanistici discutibili lo dimostrano. Su questo il Pd deve fare una battaglia rigorosa e accelerare su questo, per tutelare le città dalla spoliazione che grandi interessi strutturati sono ormai in grado di esercitare. Il riformismo non può essere un richiamo letterario o ideologico ma deve tradursi in misure concrete e incisive che cambino i rapporti sociali e di classe nella direzione della giustizia sociale e della equa collaborazione tra privato e pubblico”.