“La Nuova Sabatini, strumento fondamentale per le piccole imprese, adottata ad aprile 2014 sulla falsariga della “vecchia Sabatini” del 1965, ad oggi ha sostenuto oltre 25 miliardi di euro di investimenti, a fronte di un contributo complessivo impegnato pari a poco più di 2 miliardi di euro, con un effetto leva significativo. Negli ultimi periodi e’ anche aumentato il ricorso a questo strumento da parte delle piccole e piccolissime aziende, come risulta da un importante e qualificato studio della CNA.
Occorre dare continuità e rafforzare questo strumento visto il forte sostegno dato allo sviluppo delle imprese che scommettono sulla competitività e sulla crescita: il problema è che alla data del 1° maggio, risulterebbero ancora disponibili, per il 2021, poco più di 200 milioni di euro, che alla luce dell’assorbimento degli ultimi mesi coprirebbero solo il fabbisogno di maggio e giugno. Ebbene auspichiamo che il governo agisca in fretta per trovare le risorse necessarie a coprire tutto il 2021, tenendo conto che, sempre secondo CNA, sarebbe di circa 80 milioni la richiesta mensile media per il secondo semestre dell’anno. Inoltre, c’è il rischio che, a fronte dell’esaurimento delle risorse, gli intermediari finanziari scoraggino le imprese dal presentare le istanze, fattore che può condizionare la scelta stessa degli operatori economici se effettuare o meno l’investimento.
Alla luce di tutto questo chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico una valutazione e cosa intenda fare per assicurare le necessarie risorse ad una misura fondamentale per il sostegno agli investimenti nei settori produttivi”.
Lo dichiara Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio che presentato una interrogazione in tale senso.