• 22/05/2015

“Questa volta è l’Ocse a scattare la foto di un Paese, il nostro, dove crescono le disuguaglianze e dove l’1% della popolazione italiana detiene il 14% della ricchezza nazionale netta mentre il 40% più povero della popolazione detiene il 4,9%. Aumenta la povertà e si allarga la forbice delle disparità, un dato che deve vedere impegnata la politica tutta, e il Pd in primis, in una battaglia senza tregua per la redistribuzione della ricchezza e in politiche mirate per la ripresa dell’occupazione”. Lo dichiara Giovanna Martelli, deputata del Partito Democratico, e consigliera del Presidente del Consiglio per le pari opportunità .

“Si tratta di temi – continua Martelli - su cui il governo è impegnato ma ancora non basta, perché in questo impoverimento della popolazione italiana, nella disoccupazione e nella crisi, sono le donne a pagare il prezzo più alto. Nella sua analisi l’Ocse dà anche suggerimenti all’Italia, dove il gender gap è tra i più alti in Europa e fra questi c’è quello della necessità di favorire l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro”.

“Ogni sforzo deve essere teso affinché questo non resti un buon proposito e lo si deve fare partendo da un presupposto: il lavoro delle donne non è e non può essere sussidiario a quello dell’uomo. È ora che il mercato del lavoro attui una trasformazione culturale al passo con la realtà, imparando a pensare a professioni e professionalità e non a maschile e femminile”.

“Soltanto in questo modo le donne inizieranno ad avere ruoli, funzioni e competenze in ogni settore e a ogni livello professionale”, conclude Giovanna Martelli