• 26/06/2019

“L’asse abilmente tessuto da Spagna e Tunisia mette all’angolo l’Italia. Dov’era il sottosegretario della Lega, Stefano Candiani, che nella passata legislatura girava le televisioni con le ampolle di olio promettendo battaglie a livello internazionale, quando il Consiglio Oleicolo Internazionale ha riconfermato alla guida del Coi un rappresentante tunisino? Ha parlato Candiani di questa vicenda con il ministro leghista dell’Agricoltura Centinaio?”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, capogruppo del Partito Democratico alla Camera in commissione Agricoltura.

“Negli anni passati – ricorda - la direzione del Coi, un organismo comunitario che ha pieni poteri per regolamentare il settore, a cominciare dal sistema dei controlli, è stata tenuta dalla Spagna, che è tra i nostri principali competitori nel settore olivicolo, poi dalla Tunisia, oggi riconfermata. Come gruppo Pd in commissione Agricoltura abbiamo presentato e sollecitato da tempo una risoluzione per impegnare il governo a rappresentare in quella sede internazionale i nostri interessi, ma la maggioranza ha continuamente tergiversato allungando i tempi e rendendola ormai inutile”.

“Forse anche in una ottica di avvicendamento, il governo Italiano avrebbe dovuto tenere il punto. Non basta sventolare la bandiera del Made in Italy ad ogni uscita pubblica del ministro, talvolta sarebbe utile essere semplicemente presenti nelle sedi opportune”, conclude.