• 28/02/2017

 
“Il testo approdato ieri nell’Aula della Camera affronta e risolve le criticità e le aberrazioni di una legislazione penale e civile a cui erano sottoposti gli orfani vittime di crimini domestici”. Così il democratico Franco Vazio, relatore del provvedimento, che aggiunge: “Non sarà più possibile che l’omicida goda della pensione di reversibilità del coniuge ucciso e che si intaschi, anche temporaneamente, parte della sua eredità. La pensione sarà immediatamente sospesa, così come il suo diritto a succedere; i sui beni saranno sequestrati a garanzia del pagamento dei danni subiti dai figli della vittima, che dovranno essere liquidati subito dal Giudice Penale, almeno per una quota del 50% del loro presumibile ammontare. Queste norme si applicheranno anche nei casi di omicidi commessi a danno della parte dell’unione civile. Abbiamo posto fine ad una aberrazione, anche culturale: fino ad oggi chi uccideva il proprio coniuge poteva cavarsela con una pena di 11 anni. Il testo in approvazione alla Camera  prevede invece la pena dell’ergastolo, pertanto pene così miti saranno impossibili”. “Il testo prevede poi per gli orfani di crimini domestici iniziative e sostegni da parte dello Stato per l’assistenza medico-psicologica, per la creazione di borse di studio e per il loro inserimento lavorativo” prosegue il deputato PD che conclude “oggi ho dato il mio via libera ad un gruppo di importanti emendamenti, tra i quali la decadenza dell’omicida e del violento dall’assegnazione dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica, che ora l’Aula dovrà votare. Abbiamo fatto un ottimo lavoro con il contributo di tutte le forze politiche.  Non elimineremo le sofferenze patite dagli orfani vittime di questi delitti gravi e celati dalle mura domestiche, ma il testo, che la Camera dovrebbe approvare questa settimana, rappresenta per costoro una risposta davvero efficace e puntuale”.