“Si tratta di una proposta di legge che intende modificare il comma 361, dell’articolo 1, della Legge di Bilancio 2019, ripristinando il precedente regime sulla durata delle graduatorie dei concorsi delle Pubbliche Amministrazioni. Più in generale l’obiettivo della Pdl è prevedere che le graduatorie dei concorsi siano utilizzabili non solo per la copertura dei posti messi immediatamente a concorso, ma anche di quelli che si rendano disponibili, entro i limiti dei 2 o 3 anni successivi, in virtù delle previsioni del Piano Triennale del Fabbisogno di Personale che ciascuna Amministrazione è tenuta a predisporre. Nel Salva Imprese, appena approvato, sono state assunte alcune specifiche proroghe per alcuni concorsi. Si sono cioè affrontate alcune delle emergenze, ma senza una visione organica per il futuro. Quella che si presenta oggi è invece una proposta di legge complessiva in grado di mettere al centro il tema del ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione in maniera strategica e definitiva. L’idea è quella di introdurre un margine di flessibilità estendendo la durata della graduatoria a tre anni. Si otterrà un miglioramento del funzionamento della Pubblica amministrazione, la rapida copertura dei buchi di organico, il risparmio dei costi dei concorsi e si verrà incontro ai tanti giovani che partecipano ai concorsi pubblici con l’accelerazione dell’ingresso nel mondo del lavoro”.
Così il deputato dem Piero De Luca che ha presentato in conferenza stampa oggi alla Camera la proposta di legge (di cui è primo firmatario) con la quale si intende estendere la durata delle guaduatorie dei concorsi. All’evento hanno partecipato anche Marianna Madia, deputata ed ex ministra per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, e Stefano Ceccanti, capogruppo dem in commissione Affari costituzionali.