“Per costruire una buona organizzazione abbiamo bisogno di definire assetti giuridico-istituzionali chiari, funzionali e soprattutto idonei a sostenere l’innovazione flessibile e continua dei processi produttivi nelle amministrazioni pubbliche. Per questo non servono ulteriori norme, bensì norme migliori, capaci di valorizzare gli apporti partecipativi delle parti sociali ed esaltare la responsabilità gestionale ed organizzativa della dirigenza pubblica. Ma una buona organizzazione richiede anche di considerare e rispettare la diversità di quella che è stata definita galassia delle pubbliche amministrazioni, evitando la vecchia abitudine di ritenere quello ministeriale come il modello per antonomasia, laddove invece bisognerebbe prestare grande attenzione alle specificità degli enti locali, in particolare di quelli a minore maturità organizzativa, allocati in territori fragili e privi di adeguate risorse finanziarie. Per questo è auspicabile la creazione di ‘hub’ per l’innovazione, in grado di integrare esperienze e competenze pubbliche e private, professionali e accademiche, e per questa via sostenere, per bacini interregionali, l’innovazione organizzativa delle amministrazioni nella prospettiva della ‘open innovation’ e della digitalizzazione avanzata”. Così il deputato dem Antonio Viscomi durante l’audizione in commissione Lavoro alla Camera, della ministra per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone.