“Apprendo con rammarico e sgomento la notizia che, dopo un processo di cui si sono avute notizie frammentarie, i parenti di Sana Cheema, ragazza italo pachistana residente a Brescia e strangolata in Pakistan l'anno scorso, sarebbero stati assolti da un tribunale pachistano dall'accusa di omicidio. La notizia desta sconcerto, perché il padre della ragazza aveva confessato l'omicidio, e l'autopsia svolta dopo la riesumazione del cadavere aveva confermato lo strangolamento. Sana era una ragazza integrata in Italia, che viveva a Brescia da tanti anni, aveva acquisito la cittadinanza italiana, e aveva il solo torto di voler sposare un ragazzo italiano. Credo che le nostre autorità diplomatiche debbano pretendere chiarimenti dal Pakiatan su questa opaca vicenda giudiziaria, e a tal fine depositerò' una interrogazione nei prossimi giorni”.
Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera, Alfredo Bazoli.