• 04/07/2018

“Aprire un tavolo di confronto per affrontare nel merito la questione Mosaicoon e i problemi di sistema che ne stanno determinando la crisi per individuare possibili soluzioni a salvaguardia dei livelli occupazionali e di una presenza in settore importante dell’economia, nonché per tutelare la fuga di cervelli e la tutela dei brevetti nei confronti dei grandi colossi del web”. Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, con un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico.

“Mosaicoon è – spiega - una delle start-up più importanti del panorama italiano e anche una delle più longeve è in fase di fallimento. Divenuta famosa in tutto il mondo, in quasi dieci anni di attività è arrivata a fatturare fino a 20 milioni di euro e ha aperto sedi  oltre che all’Isola delle Femmine, dove è nata, anche a Milano, Roma, Singapore, New Delhi, Seoul, Londra. Nonostante la crescita costante e una posizione importante nel settore della comunicazione video online, non ha retto alla concorrenza dei colossi del web, Google e Facebook, e a seguito del costante calo di clienti negli ultimi due anni, è arrivata la decisione del management di chiudere. Questa chiusura comporterà la perdita di circa 120 posti di lavoro nella stragrande maggioranza dei casi qualificatissimi e in un settore innovativo. Mosaicoon testimonia una delle principali difficoltà imposte al sistema imprenditoriale da una sempre più estrema finanziarizzazione e il sempre maggiore monopolio nel settore hi-tech in mano a pochi colossi”.

“È una grave perdita per tutto il Sud che vuol riscattarsi e che ha dato dimostrazione di potercela fare con creatività e ambizione”, conclude.