• 23/05/2024

“Il governo valuterà l’adozione di specifiche iniziative volte ad estendere l’applicazione del decreto che affronta la disciplina del lavoro sportivo anche agli atleti con disabilità non rientranti nelle competizioni partecipanti alle paraolimpiadi. Questo il positivo impegno preso in commissione Lavoro dal sottosegretario Claudio Durigon, a fronte dell’interrogazione che ho presentato insieme al collega Mauro Berruto. Oggi infatti l’attività sportiva di alto livello agonistico non è uguale per tutti gli atleti, nonostante i passi avanti compiuti con le normative di riferimento, con l’equiparazione tra atleti paraolimpici e normodotati relativamente ai giorni di permesso nel lavoro subordinato. Tuttavia permangono tuttora discriminazioni tra gli stessi atleti disabili visto che il congedo dal lavoro per partecipare ad allenamenti e gare, è riconosciuto solo per gli sport rientranti nelle competizioni partecipanti alle paraolimpiadi. Di contro gli altri atleti, pur ricoprendo il più alto livello tecnico-agonistico, che praticano sport che non rientrano tra quelli delle paraolimpiadi non possono usufruire dei permessi di lavoro”.

 

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

“La risposta del governo - sottolinea - va nella direzione di garantire a tutti gli atleti parità di trattamento e di tutela. Ora si tratta di agire per modificare la norma (DL n. 36 del 2021 e successiva modificazione de di settembre 2023) che discrimina gli atleti disabili e se non lo farà il Governo autonomamente lo incalzeremo con emendamenti e ordini del giorno nei prossimi provvedimenti utili. Una situazione penalizzante per alcuni atleti disabili - conclude - che va sanata per riconoscere a tutti gli atleti disabili il medesimo diritto ad assentarsi dal lavoro per le giornate necessarie a partecipare ad eventi sportivi nazionali o internazionali senza ricorrere a giorni di ferie o a selezionare gli stessi eventi sportivi”.