Si è tenuto mercoledì 4 gennaio il primo confronto sulla legge di riforma dei Parchi (la 394/91) tra il relatore del provvedimento alla Camera dei Deputati , l'on. Enrico Borghi e i vertici di FederParchi, rappresentati dal Presidente nazionale Giampiero Sammuri, dal vicepresidente Agostino Agostinelli, dal membro della giunta Giuseppe Monti, insieme con il Presidente del Parco Nazionale Valgrande, Massimo Bocci.
L’incontro si è svolto presso la sede del Parco Nazionale della Valgrande a Vogogna (Vb) .
Una riforma che tocca da vicino anche il territorio montano italiano, visto che -come ricorda il 50° rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese nel 2016- quasi un terzo dei comuni interamente montani è oggi collocato all'interno del perimetro di un parco nazionale o regionale (con una percentuale che cresce fino al 36,8% se si includono anche i comuni parzialmente montani), con punte di rilievo in Basilicata (50,4% dei comuni montani compresi in un parco), Abruzzo (44,3%), Toscana (44,8%), Sicilia (43,6%), Trentino Alto Adige (47,9%), Campania (42,7%).
Nel corso dell'incontro, l'associazione che raggruppa tutti gli enti di gestione delle aree protette italiane ha anticipato al relatore Borghi una serie di osservazioni e di rilievi che saranno oggetto della audizione che FederParchi terrà la prossima settimana in seno alla commissione Ambiente della Camera proprio sul tema della riforma della legge 394/91, recentemente licenziata dal Senato.
Particolare attenzione è stata posta sulle esigenze di modernizzazione della governance, di coinvolgimento delle comunità locali e degli operatori professionali del territorio, aprendo a leggere migliorie rispetto al testo varato dal Senato.
Dal canto suo, l'onorevole Borghi ha precisato che vi è la piena disponibilità ad una stagione di confronto, dialogo e dibattito con tutti gli operatori, gli stakeholders e i portatori di interesse che abbiano a cuore il futuro dei parchi e delle aree protette italiane, insistendo sulla necessità di costruire un vero e proprio "sistema italiano delle aree protette" anche in un'ottica di laboratorio dello sviluppo sostenibile e di aprire una nuova stagione del sistema dei parchi nazionali e regionali e delle relative politiche.
"Dobbiamo fare presto e bene - ha osservato l'on.Enrico Borghi- e condivido le osservazioni giunte da Federparchi, che costituiscono una buona base di partenza per il nostro lavoro che già la prossima settimana vedrà attivarsi la commissione ambiente della Camera con le audizioni programmate, e con le altre che saranno messe in cantiere dall'ufficio di presidenza previsto per martedì. Dedicheremo tutto il mese di gennaio a questa fase di ascolto, per passare poi alla sintesi politica in commissione nel corso del mese di febbraio".