“Il governo promuove la concorrenza sleale e penalizza le imprese. Con la Legge di Bilancio i professionisti che fatturano fino a 100 euro non pagheranno infatti l’Iva sulle fatture. Questa norma che avrebbe potuto creare benefici per i giovani, per i nuovi imprenditori o per le partite Iva in difficoltà, rischia però di essere controproducente e di creare evidenti storture nel mercato”.
Lo dichiara la deputata Pd, Martina Nardi, su una interrogazione discussa alla Camera dei deputati alla presenza del sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa.
“E’ evidente - aggiunge la parlamentare Dem - come questa norma avrà effetti negativi per il lavoro e l’economia. Il nuovo regime fiscale, prevedendo una esenzione Iva solo per alcuni soggetti, ha promosso di fatto un meccanismo di competizione deforme, non determinata da virtuose azioni di mercato ma esclusivamente da effetti fiscali. Si incoraggia infatti i professionisti a passare al regime più favorevole mediante destrutturazione del proprio studio, con effetti penalizzanti anche sull’occupazione, o la creazione di società fittizie con cui adottare il sistema che non prevede l’emissione dell’Iva nelle fatture. Penalizzando conseguentemente gli studi con incidenza dei costi più alta. Ma l’aspetto più grave della vicenda - prosegue Martina Nardi - è la risposta avuta alla mia interrogazione a Montecitorio, dove il sottosegretario Villarosa si è limitato ad esporre la problematica senza però proporre alcuna soluzione: segno evidente dell’incapacità di questo governo di non comprendere minimamente gli effetti delle norme che sta approvando. Non dimentichiamo infatti che questa norma, soggetta alla necessaria autorizzazione dell’Ue per via dell’esenzione Iva - conclude la deputata Pd - rischia di portare il Paese in una procedura di infrazione comunitaria”.