“Spiace che Bottacin si senta in dovere di prendere la difesa d’ufficio della Lega e del presidente Zaia e lo faccia in modo così scomposto. All’assessore che mi invita a studiare le carte vorrei rispondere che non solo conosco le carte, ma soprattutto conosco i fatti”.
Così la parlamentare veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, replica all’assessore all'Ambiente della Regione del Veneto Giampaolo Bottacin
“A fronte del mancato stanziamento di fondi da parte della Regione Veneto, i nostri governi hanno investito 80 milioni. Inoltre – spiega– i rallentamenti che ci sono stati nell’erogazione sono da imputare al ritardato adempimento della Regione a presentare progetti per i nuovi acquedotti e un piano d’azione”.
“Bottacin parla della relazione della Commissione d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, dimenticando che quella Commissione era presieduta proprio dal Pd. Come dimentica la legge sugli ecoreati, che – sottolinea la deputata Dem - ha introdotto le nuove fattispecie di reati di disastro ambientale, inquinamento ambientale, impedimento al controllo ambientale, traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività ed omessa bonifica, ha inasprito le sanzioni e ha raddoppiato i termini di prescrizione”.
Mentre noi andavamo avanti nella tutela dell’ambiente e nella lotta all’illegalità, la Lega, che era alla guida della provincia di Vicenza non solo non ha fatto nulla, ma ha occultato preziose informazioni sulla tossicità di Pfas.
“Gli unici che stanno giocando con la pelle delle persone- conclude Rotta - sono quelli che fanno fare lo screening alla popolazione senza dare soluzioni praticabili e un ministero della Salute che, ripetutamente sollecitato, non da risposte”