“Si è aperta, su esplicita richiesta del gruppo del PD in VIII commissione, una nuova fase di rapporto tra i territori italiani e l'azienda Poste Italiane S.p.a. Si tratta di un passaggio importante, perché le garanzie in tal senso fornite in sede parlamentare dal nuovo amministratore delegato e direttore generale dottor Matteo Del Fante aprono la porta a una nuova stagione che lascia alle spalle un periodo fatto di incomprensioni, disservizi e disaffezione e che si deve incanalare su un’ interpretazione del territorio come vero e proprio asset industriale e come variabile di politica economica.
La nuova legge sui Piccoli Comuni ha già dato una importante prova di sé, con la garanzia oggi fornita che chiusure di uffici postali e riduzioni del servizio nei piccoli Comuni non fanno più parte del Piano Industriale trasmesso dall'azienda all'Agcom. Ora bisogna mettere a terra tutte le altre potenzialità che la legge 158/2017 mette in cantiere: i servizi connessi con l'arrivo della banda larga e della infrastruttura tecnologico-informatica in tutto il Paese, le potenzialità del nuovo Piano Nazionale della logistica in rapporto alle peculiarità dei territori, i possibili servizi di cittadinanza innovativi che possono essere erogati sfruttando la capillare presenza di Poste Italiane in tutto il territorio nazionale con i sui 12.822 uffici postali, partendo dalle tesorerie comunali che oggi non fanno più parte del business delle banche e degli istituti di credito e che sulla scorta della norma possono essere affidati all'azienda creando nuovi spazi di presenza della medesima sui territori.
Oggi il dottor Del Fante ha risposto positivamente alla nostra richiesta di aderire in maniera sostanziale, e non solo formalistica, alla nuova legge, e bisogna quindi proseguire lungo questo percorso. Così Enrico Borghi, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera e delegato della Presidenza del Consiglio per le aree interne., nonché co-presentatore e relatore della legge sui piccoli Comuni