“La maggioranza ancora una volta ci regala una fotografia impietosa della situazione, in questo caso sul ponte sullo Stretto. Gli emendamenti del Pd e delle opposizioni sono stati quasi tutti bocciati, e ancora più impietosi sono i rumors su eventuale fiducia che apporrano all’ennesimo decreto. Una maggioranza di Governo che non si sa e non si vuole confrontare con il Parlamento”. Lo dichiarano in un nota congiunta Marco Simiani ed Anthony Barbagallo, capigruppo Pd rispettivamente in commissione Ambiente e Trasporti di Montecitorio.
“E maggiore è la delusione per alcune insopportabili storture nel testo come i compensi - che possono andare ben oltre la soglia attualmente prevista dei 240 mila euro all’anno che pagheranno gli italiani - ai componenti del cda della società stretto di Messina spa che verranno corrisposti da subito per un’opera che non si sa se e quando verrà realizzata; oltre alla remunerazione anche per un ulteriore e sedicente comitato scientifico di 9 persone anch'esse ben remunerate, di cui non si comprende ancora bene l’utilità.
Per non parlare della mancata previsione del dibattito pubblico, per cui non siamo nel campo dell'opportunità ma dell'illegittimità, poiché l’allegato 1 del dpcm 76/2018 lo prevede espressamente per le opere superiori a 500 milioni di euro. Bocciato anche l'emendamento che prevedeva la stipula di un accordo di programma con gli enti locali interessati dall'opera per concertare le opere preventive e di compensazione per i territori. Ad oggi, il governo mette in piedi una struttura burocratica per un'opera per la quale non è ancora stato stanziato un euro. Ancora una volta la maggioranza fa solo propaganda, abbandonando il percorso serio che i precedenti governi stavano portando avanti su un possibile collegamento stabile dello Stretto", concludono i deputati dem.