• 05/03/2019

“Salvini continua a fare l'unico lavoro di cui è capace: la propaganda. Senza prendere in minima considerazione nemmeno il rispetto delle vittime di Porto Recanati, ma usandole strumentalmente: cosa ha fatto il nostro ministro dell'Interno per evitare questa tragedia? La risposta è: nulla”. Lo scrive su Facebook Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito dell’incidente avvenuto tra sabato e domenica scorsi sulla SS16 nel territorio di Porto Recanati.

“Cosa ha fatto – continua - dopo la tragedia di Porto Recanati? Una bella conferenza stampa per dire che gli spacciatori devono essere puniti. Ma guarda un po': e chi è il ministro che dovrebbe garantire la sicurezza degli italiani? Ma la dote principale del nostro ministro degli interni è quella di non prendersi mai mezza responsabilità e di spostare l’attenzione altrove: propone l’abolizione della modica quantità e il raddoppio delle pene per lo spaccio. Peccato che con quello che è successo a Porto Recanati questo non c’entri niente. L’omicida era, infatti, già coinvolto in un traffico di sostanze stupefacenti punito con pene molto severe ed era sottoposto a una misura cautelare. La domanda che faccio è quindi: caro Ministro, come è stato possibile che questo soggetto girasse indisturbato? Come pensa di rassicurare i cittadini di fronte a fatti così gravi? Pensa di essere credibile nel suo ruolo istituzionale facendosi fotografare con ultras condannati per spaccio?”.

“Certamente, però, questo delinquente avrà una punizione esemplare ma non per una legge della Lega ma grazie alla legge del Pd sull'omicidio stradale che, però, bisogna ricordarlo, la Lega di Salvini ha ostacolato in ogni modo durante il percorso in Parlamento, arrivando persino a uscire dal Senato al momento del voto. È questa la coerenza di Salvini. Invece di fare conferenze stampa su leggi che nulla hanno a che vedere con i fatti successi nelle Marche si occupi di garantire i controlli che servono ed un processo veloce ed una giustizia certa ai parenti delle vittime di Porto Recanati”, conclude.