Sostenere filiere che non sfruttano produttori
“Da una nuova inchiesta pubblicata da Internazionale viene alla luce che, mentre i pastori sardi protestavano per il latte, un grande gruppo della GDO lanciava un’asta per aggiudicarsi al minor prezzo possibile una partita da diecimila quintali di pecorino romano”. Così Susanna Cenni, vice-presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, commenta l’articolo pubblicato sul sito di “Internazionale” sull’offerta, al massimo ribasso, per una fornitura di pecorino romano a opera di un grande gruppo della GDO.
“Un fatto grave – continua - ma non nuovo che gioca ancora una volta sulla pelle dei produttori di latte ovino. Il tutto mentre in Commissione Agricoltura della Camera sono in corso le audizioni ed è stato aperto un tavolo per cercare una soluzione a quella che è una profonda crisi economica e sociale. La pratica delle aste al doppio ribasso è inaccettabile, contraria ai principi di trasparenza, equità e rispetto dei diritti dei lavoratori. E non si parli di regole di mercato perché altri soggetti della GDO hanno invece fatto offerte importanti sul prezzo del latte nei giorni scorsi. Per fermare questa spirale di sfruttamento e illegalità il Pd ha depositato una proposta di legge, a mia prima firma, che vieta le aste e propone l’istituzione di etichette trasparenti”.
“Ora speriamo solo che il percorso di legge, che dovrebbe iniziare a marzo, possa trovare un’accelerazione e soprattutto dare un segnale concreto a sostegno delle filiere che non sfruttano i produttori”, conclude.