“Errare è umano, ma perseverare è diabolico! Dopo il caso di Bolzano, in cui è stata fatta pubblica ammenda da parte della dirigenza Asl, anche in Veneto spuntano questionari sulla razza. Ancora una volta chiedo alla ministra Grillo di intervenire per assicurare che non vi sia più traccia nei presidi medici di una simile definizione”.
Lo dichiara la deputata veneta Alessia Rotta, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, in merito ai moduli di un’azienda sanitaria per la prenotazione di una visita neuropsichiatrica infantile e di una scuola vicentina che chiedono di specificare la razza del bambino.
“Le giustificazioni addotte di copiare una formulazione americana non sono accettabili, ancor di meno se di tratta di pubblica amministrazione. Purtroppo ci troviamo davanti all’evidenza dei danni causati dall’atteggiamento tenuto dall’attuale maggioranza e da anni di propaganda della destra sul rischio di sostituzioni etniche. Così c’è ancora chi pensa di poter considerare normale anche la definizione di razza, con tutte le tragiche conseguenze che ha avuto nella storia. Il governo intervenga – conclude Rotta - e mostri un’esplicita distanza dalle pericolose teorie razziali”.